La risalita del Vallone
di Traversiera, collegata alla discesa per il Vallone SO del Col di
Bellino e del Maurin, è secondo me uno dei più bei itinerari che si
possono compiere nella Valle Maira. Lo avevo già percorso con grande
soddisfazione nel 1994, e ripeterlo è stata un'esperienza che ha
confermato quei ricordi! La lunga strada militare permette agevolmente
di toccare uno dei più alti colli raggiunti da una strada sulle
nostre alpi occidentali, senza essere disturbati come succede altrove
dal transito di numerosi automezzi. La lunga discesa è tecnica al
punto giusto, e la difficoltà maggiore sta nel riuscire ad affrontare
in sella i numerosi e stretti tornantini nella parte alta del sentiero
di discesa. Ma è anche per l'ambiente in cui si svolge questo
itinerario, con estesi panorami e interessanti viste, a renderlo più
che mai consigliabile! Questo percorso ha coinciso con una tappa
dell'Iron bike" dell'ultima edizione. Itinerario collaudato il 1
Agosto 2004 da Bottalo G.- Granato M. - Lingua A. e Miccoli F.
Punto di partenza: Villar, m 1375 (frazione a monte di
Acceglio)
Dislivello: m 1575
Sviluppo: Km 33,500
Ciclabilita': in salita 96% - discesa 99%
Tipo di terreno: asfalto 39% - fondo nat. 41% - sentiero 20%
Difficolta': Impegnativo
Tempo impiegato: 6 ore
Periodo consigliato: luglio - agosto
Descrizione: subito a monte della borgata di Villar parte
sulla dx una stradina asfaltata che, con regolare e sostenuta
pendenza, raggiunge la borgata di Lausetto e procede fino a un bivio
prima del ponte sul Mollusco. Si prende a sx addentrandosi nel Vallone
di Traversiera e con bella risalita e senza possibilità di errore si
raggiunge la caratteristica chiesetta della Madonna delle Grazie (m
1994 - Km 6,9 - foto 1). Si
procede poi in mezzo a estese praterie. Una regolare ascesa e qualche
tornante ci fanno guadagnare rapidamente quota, un po' ostacolati
dalla cattiva qualità del fondo della strada. Dopo 16 Km dalla
partenza si arriva allo spartiacque della "Colletta" (m 2830).
Si effettua una breve variante prendendo il sentiero sulla dx per una
visita e una sosta al Rifugio Carmagnola e ai resti delle opere di
difesa militari presenti sullo spartiacque. Ritornati al punto
precedente, si prosegue per l'evidente sentiero a mezza costa verso sx
(foto 2), sotto le pendici
sommitali del M.te Bellino, che porta al colle di Traversiera, ma
anziché raggiungere il medesimo, quando si incontra un sentiero sulla
dx (segno rosso e lettera "B"), salire fino alla croce della
vetta del M.Bellino (17,8 - unico tratto di un centinaio di metri in
cui bisogna spingere la bici). Dalla vetta (foto
3), da cui si gode un esteso panorama, è più facile iniziare
la discesa su tracce di sentiero in mezzo a fine pietraia (foto
4) ma quasi totalmente ciclabile fino al sottostante Colle di
Bellino (18,5). Dal colle il sentiero diventa più agevole e solo
raramente (carenze tecniche) in coincidenza con qualche stretto
tornantino e' necessario scendere dalla bici, ma la discesa è molto
bella sia per le caratteristiche del sentiero, che per l'ambiente in
cui si svolge (foto 5). Alle
nostre spalle la sagoma sempre più lontana e alta del monte Bellino
ci dà le proporzioni del nostro itinerario, mentre più in basso
sulla sx si ha ora una caratteristica vista sulle slanciate Torri del
gruppo della Rocca Castello (foto 6).
In prossimità di un alpeggio si ritrova una carrareccia (Km 22,4) che
dopo un paio di km diventa asfaltata, passa sotto alla Croce
Provenzale, e raggiunge il bivio del P.te Soubeyran, Chiappera e
nuovamente il punto di partenza.
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