A due passi da Torino
Monte San Giorgio
straighten 20 km
trending_up 782 m circa
access_time 3 ore
sort Difficoltà: difficile
event tutto l'anno salvo neve o dopo piogge e preferibilmente con fondo asciutto
update Effettuato il gennaio 2025
map I.G.C. 1:50.000 n. 17
warning ITINERARIO PER BIKER ESPERTI CAUSA PRESENZA DI PASSAGGI TECNICI (SALTI E ROCCE). CONSIGLIATA UNA MTB FULL. Se si amano le cose più tranquille si può rientrare a Piossasco sullo sterrato che dal colle di Prè scende a Campetto oppure su quello che dal colletto Damone porta a Pratovigero e Trana continuando poi per Sangano.
map ONLINE
gps_fixed TRACCIA GPX
Descrizione: raggiungiamo il monte San Giorgio seguendo la salita classica che passa per Ca' Dorina, il cippo degli Alpini ed il colle della Serva. Sulla panoramica cima una interessante cappella romanica, il monumento con croce ai caduti alpini e, poco più sotto, un rifugio. Ritorniamo al colle della Serva per prendere il sentiero (qualche passaggio non ciclabile) che porta al colle di Prè. Da qui pedaliamo sulla sterrata per le Prese che passa nei pressi della mal ridotta cappella Madonna della Neve. Evitiamo la deviazione per le prese di Sangano arrivando ad un crocicchio di sentieri dove saliamo a destra verso il Pietraborga. Passata una torre per telecomunicazioni lasciamo a sinistra il sentiero che scende al colletto Damone (verrà utilizzato per la variante Chiantore - vedi più sotto). Poco oltre, sulla destra, imbocchiamo quello che scende alla Prese di Sangano. Qui seguiamo la strada sterrata per trovare il sentiero con indicazioni Sangano. La parte centrale è quella meno ciclabile con alcuni passaggi delicati (uno difficile anche a piedi visto che le scarpe da bici non sono quelle più adatte). Usciti dal bosco percorriamo un traverso panoramico che oltre il pilone di S. Barbara porta al cippo dedicato ai partigiani caduti. Qui ci aspetta una stradina sterrata che termina sulla strada asfaltata per la ex polveriera. Scendiamo e, alla prima curva, riprendiamo il sentiero. Passato un rio, dove tra l'altro arriva il sentiero Cinghiali, è possibile evitare un tratto con pietre poco ciclabile utilizzando un sentiero parallelo (). Affianchiamo quindi la Bealera di Piossasco toccando il pilone di S. Isidoro e l'area attrezzata Tiri. Giunti al ponte che dà su via Cellini, scendiamo per quest'ultima e poi di fronte su via Kennedy sino al piazzale di partenza.
Variante Chiantore: dopo essere scesi al colletto Damone procediamo in salita verso il colle di Prè e, al culmine di una rampa impegnativa, seguiamo il sentiero con indicazioni "MTB Chiantore". Prima parte in traverso abbastanza facile, poi molto impegnativa con eventuali passaggi da fare a piedi per i meno esperti. Arrivati alla sagoma dedicata a Roberto Mottura, abbandoniamo il Chiantore e a sinistra raggiungiamo la strada che scende a Campetto. Ne percorriamo poche decine di metri e quindi ci buttiamo sul sentiero Alta Tensione, così chiamato in quanto segue un elettrodotto. Al suo temine (occhio ad un salto pericoloso nel finale ) una comoda sterrata ci conduce alla cappella di Sant'Antero Papa di Campetto e da qui, seguendo l'asfalto, puntiamo verso il centro di Piossasco (via del Campetto). Passato l'incrocio con la via Cappella, andiamo a sinistra sulla sterrata via San Giovanni Bosco passando dinnanzi alla Grotta di Lourdes e scendendo poi alla piazza San Vito. Entrando in un arco tra le case () percorriamo la stra' dî Babi () e rientriamo al parcheggio seguendo le vie Galvani, Guglielmo Oberdan, Mario Davide, Rovereto e la pedonale via Don Pino Puglisi (cartello obbligo bici a mano).
Variante Chiantore: dopo essere scesi al colletto Damone procediamo in salita verso il colle di Prè e, al culmine di una rampa impegnativa, seguiamo il sentiero con indicazioni "MTB Chiantore". Prima parte in traverso abbastanza facile, poi molto impegnativa con eventuali passaggi da fare a piedi per i meno esperti. Arrivati alla sagoma dedicata a Roberto Mottura, abbandoniamo il Chiantore e a sinistra raggiungiamo la strada che scende a Campetto. Ne percorriamo poche decine di metri e quindi ci buttiamo sul sentiero Alta Tensione, così chiamato in quanto segue un elettrodotto. Al suo temine (occhio ad un salto pericoloso nel finale ) una comoda sterrata ci conduce alla cappella di Sant'Antero Papa di Campetto e da qui, seguendo l'asfalto, puntiamo verso il centro di Piossasco (via del Campetto). Passato l'incrocio con la via Cappella, andiamo a sinistra sulla sterrata via San Giovanni Bosco passando dinnanzi alla Grotta di Lourdes e scendendo poi alla piazza San Vito. Entrando in un arco tra le case () percorriamo la stra' dî Babi () e rientriamo al parcheggio seguendo le vie Galvani, Guglielmo Oberdan, Mario Davide, Rovereto e la pedonale via Don Pino Puglisi (cartello obbligo bici a mano).
S. Barbara (sentiero De Vitis)
la strada presso il cippo ai partigiani caduti
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Ultimo aggiornamento: 1 febbraio 2025
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