Valli di Lanzo
Tour del Rifugio Salvin
directions_car da Lanzo Torinese (raggiungibile facilmente da Torino con la "direttissima" delle Valli di Lanzo) si prosegue per Monastero e poi per Chiaves, sulla cui piazza si parcheggia la vettura.
straighten 21,93 km
trending_up 855 m circa
access_time 4 ore
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 12,28 km (56%) - sterrato 9,65 (44%)
event da maggio a ottobre
update ricontrollato e modificato il 22 agosto 2024. Prima versione 27 maggio e 2 giugno 2001
map I.G.C. 1:25.000 n. 110 LANZO VIU' CHIALAMBERTO LOCANA CIRIE' BASSE VALLI DI LANZO, 1:50.000 n. 2 VALLI DI LANZO e MONCENISIO
map ONLINE PDF JPG
gps_fixed TRACCIA GPX
Descrizione: dalla piazza (0 km) procediamo verso Monastero. Superata la frazione S. Giorgio, presso un tornante dove c'è la cappella di S. Grato (2,59 Km), si devia seguendo le indicazioni per Mecca. Dopo un rettilineo si affrontano alcuni tornanti. Nei pressi del quinto, quando la strada va a terminare poco più avanti tra le case della frazione, si va diritto seguendo i cartelli per il rifugio (3,67). Molte delle abitazioni di Mecca e della sottostante Barra vennero incendiate dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale in quanto considerate basi dei partigiani. Così come avvenuto per la strada del lago di Monastero, anche qui sono stati asfaltati numerosi tratti, fortunamente in maniera più contenuta. Risaliamo dunque il lato destro idrografico della valle del rio Tesso raggiungendo una fontana ed il bivio per la vicina borgata Marsaglia (8,85). Merita spendere alcuni minuti per dare un'occhiata al Santuario dedicato all'Assunzione di Maria Vergine, edificato in stile barocco (forse per mano di maestri luganesi) tra il 1771 ed il 1778 probabilmente su una preesistente cappella o pilone votivo. All'interno presenta degli interessanti affreschi con episodi tratti dai Vangeli ed una cospicua collezione di circa quattrocento ex-voto che illustrano i mutamenti sociali e gli avvenimenti storici degli ultimi tre secoli (particolarmente significativi quelli che rappresentano vicende belliche comprese tra la prima guerra d'indipendenza e la seconda guerra mondiale). Un tempo il luogo era meta dei pellegrini che, dai villaggi circostanti, arrivavano qui per invocare alla Madonna il bello od il brutto tempo. Oggi, i fedeli si ritrovano il 15 agosto per una grande festa che prevede, al termine delle funzioni religiose, la messa all'asta dei doni portati dai convenuti al fine di raccogliere fondi per la conservazione dell'edificio ed il classico pic-nic sui prati circostanti con la distribuzione della polenta concia.... Si riprende con una breve ma ripida rampa dopo la quale si ignora una carrareccia che si immette da sinistra (9,04). Arrivati con molta fatica in cresta, si raggiunge, tra i prati, il rifugio Salvin (11,59 - m 1550 - LINK), unico esempio di agriturismo della zona, peraltro ben riuscito, visto l'elevato numero di frequentatori. E' dotato di 8 camere per complessivi 24 posti letto ed offre una cucina casalinga basata su cibi naturali. A monte della costruzione (11,69), si evita il sentiero segnalato "3R - Lago di Monastero" e si segue la carrareccia del sentiero 407 "3R Rif. S. Giacomo". La sigla sta per "3 Rifugi" ed indica un percorso escursionistico ideato dalla sezione di Lanzo del CAI che tocca, oltre al Salvin, la Baita S. Giacomo ed il Peretti-Griva al Monte Angiolino. La pista è tutta ciclabile anche se in qualche punto il fondo è un po' rovinato. Giunti all'ampia e bella sterrata proveniente da Chiaves e che porta al lago di Monastero (14,97), saliamo al vicino Passo della Forchetta (15,32) dove è presente un monumento dedicato alla memoria di Michelangelo Peroglio e Mario Marino, rispettivamente medaglia d'oro e di bronzo al valore militare: il 28 aprile del 1944, la loro pattuglia venne sorpresa da un rastrellamento dei nazifascisti presso il Roc del Gal. Rimasti feriti, essi sacrificarono la propria vita per consentire la ritirata dei propri compagni. Il punto, a cavallo della Val Grande e Tesso, è in splendida posizione panoramica: sul fondo della vallata, notiamo la cittadina di Ceres con l'evidente viadotto ferroviario; sopra questa, su uno sperone roccioso, il Santuario di Santa Cristina. Dal passo, imbocchiamo il sentiero 332 "3R S. Giacomo". Per evitare cadute, si consiglia di prestare attenzione a non uscire con le ruote dallo stesso. Dopo un tratto iniziale su strada il sentiero si sgancia a destra (15,51) portandoci al pilone Santa Barbara che precede l'omonima costruzione (16,16). Si scende su pista erbosa al vicino Colle S. Giacomo dove andiamo a sinistra (16,37). Superato un cancello si è sulla strada proveniente da Chiaves (16,93). Non resta che scendere alla piazza di partenza (21,93) tutto su asfalto toccando la rinomata Fontana Sistina (20,52) ed ignorando la deviazione per Cresto ed il Passo della Croce (21,63).
S. Grato
il Santuario di Marsaglia
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Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 23 agosto 2024
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