Val Chisone
Gli Orti (Roreto Chisone)
gli Orti
directions_car da Torino con la SS23 sino a Castel del Bosco. Parcheggiare l'auto sulla piccola piazza Luigi Poet, posta in corrispondenza della deviazione per Combal/Serre/Li Mouli.
straighten 7,98 (solo andata) km
trending_up 785 m circa
access_time 2,5 ore andata + 40 minuti ritorno
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 0,24 km (3%) - sterrato 7,74 (97%)
event da maggio a ottobre
update Effettuato il 8 maggio 2005
map I.G.C. Carta dei sentieri e dei rifugi 1:50.000 n. 1 Valli di Susa Chisone e Germanasca
map PDF GIF GEOTIFF
Descrizione: itinerario ambientato nell'inverso del comune di Roure, italianizzato in Roreto Chisone al tempo del fascismo ma poi ripristinato con referendum popolare e successiva legge regionale nel 1975. La borgata di Castel del Bosco, dalla quale si parte, deve il proprio nome alla presenza di un castello di cui oggi non rimane purtroppo che un piccolo rudere in quanto venne distrutto sul finire del 1600. Dalla piazza (0 Km) si percorre la SS23 in direzione Fenestrelle per una settantina di metri. Si imbocca poi, proprio di fronte al bar ristorante Cacciatori ed in corrispondenza del cippo del 60° chilometro della Statale, una stretta strada asfaltata tra le case che va ad attraversare il torrente Chisone diventando a fondo naturale. Si continua sulla sterrata che risale il pendio a sinistra (0,29). Al secondo tornante si va a sinistra lasciando il proseguimento per Larounc (1,28). Al Km 3,80 si gira a destra passando a fianco della borgata Pöa dove spicca la settecentesca cappella dedicata a S. Pietro in Vincoli. Si supera poi Meison (5,02) dove si lascia sulla destra la deviazione che sale alle case. Si affrontano gli ultimi tornanti più distanziati che toccano gruppi di vecchie baite finché si raggiunge la località gli Orti (7,98) dove il bosco finalmente si apre consentendo di ammirare il panorama. L'ambiente è molto suggestivo: sembra di essere fuori dal mondo in quanto regna un grande silenzio, rotto solo dal cinguettio degli uccelli, mentre il paesaggio appare come bloccato in uno scatto fotografico quasi fosse rimasto immutato da secoli. Al rientro in città non possiamo che rimpiangere tutto ciò. Unica nota negativa la presenza numerosa dei trialisti nella parte bassa. La tentazione al ritorno è stata quella di voler utilizzare come variante per il rientro il sentiero che taglia per diverse volte la strada della salita: purtroppo la mancanza di tempo e la non conoscenza di quanto esso sia fattibile in sella alla bici non mi ha consentito di verificare questa possibilità.
la salita iniziale
Meison
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Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 28 agosto 2024
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