Valle di Susa
Punta Colomion
directions_car dall'uscita Bardonecchia dell'autostrada A32 si scende al paese. Passato il primo bivio con indicazioni per Millaures si lascia la vettura nelle vicinanze del successivo con indicazioni per Melezet/Colle della Scala.
straighten 24,08 km (esclusa la salita al forte Bramafam)
trending_up 875 m circa
access_time 5 ore
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 5,96 km (25%) - sterrato 18,12 (75%)
event da giugno a settembre
update Effettuato il 4 agosto 1999
map I.G.C. Carta dei sentieri e dei rifugi 1:50.000 n. 1 Valli di Susa Chisone e Germanasca, 1:25.000 n. 104 Bardonecchia Monte Thabor Sauze d'Oulx
map GIF
Descrizione: si percorre la SS 335 verso Torino, deviando, nei pressi di Rocca Tagliata, sulla stradina che passando sotto la ferrovia conduce alla vicina pista da motocross intitolata ad Antonio Allemand (1,21 - cartello "museo forte Bramafan"). Su fondo sterrato, si attraversa la Dora sul ponte delle Flanche (1,28). Si salgono alcuni tornanti nel fitto bosco pervenendo al bivio per il forte (3,10). Per raggiungerlo occorrono pochi minuti (380 metri non conteggiati sul totale dei km in quanto facoltativi). L'imponente opera (data in concessione demaniale all'Associazione per gli Studi di Storia e di Architettura Militare con l'intento di fermarne il degrado e avviarne il recupero a scopi culturali) è accessibile solamente con visite guidate. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1874 e si protrassero con continui miglioramenti fino all'inizio della prima guerra mondiale. Dominando la conca di Bardonecchia, il suo obiettivo primario era il controllo dello sbocco del traforo (ferroviario) del Frejus al fine di prevenire una possibile invasione di truppe francesi. Gli ultimi soldati ad occuparlo furono, durante la seconda guerra mondiale, quelli della 516a Batteria G.a.F. (Guardia alla Frontiera). Dopo cinquant'anni di degrado, grazie all'opera di volontari e appassionati ed all'apporto di contributi pubblici, il forte è stato ripulito dai rovi, i locali restaurati ed è stata allestita un'area museale di circa 2000 metri quadrati che ricrea gli ambienti militari dell'epoca avvelendosi anche di una cospicua collezione di uniformi del Regio Esercito e della ricostruzione di un'opera in caverna del Vallo Alpino armata con un cannone da 75/27 su affusto decauville. Se volete approfondire l'argomento vi segnalo il libretto di Pier Giorgio Corino dal titolo "Forte Bramafan" edito da Melli - Borgone di Susa. Ripartendo dal bivio, si incontra subito la cappella di Sant'Anna ed una lapide dedicata all'artificiere Vaschetto Alberto ed ai tre fratelli Vallory. Il primo era impegnato nell'opera di bonifica dei campi circostanti dalle mine anti-uomo collocate dai tedeschi durante il periodo di occupazione successivo all'armistizio dell'8 settembre 1943, quando, il 23 settembre del 1945, perì in seguito allo scoppio di una di queste. Una sorte analoga era toccata qualche mese prima ai tre fratelli Francesco, Augusto e Alfredo, proprietari di alcune baite nella zona, e persino ad un soldato tedesco, ignaro della collocazione degli ordigni dato che le mappe erano andate smarrite. Giunti alla località Quattro Strade si tiene la seconda strada sulla sinistra (3,60 - cartello per Pian del Sole). Si ignora la "Via du Viò" (3,65) seguendo sempre la direzione in salita. Oltre il bivio sulla destra per il Pian del Sole (4,95) si toccano un paio di ricoveri (5,15 e 6,80, quest'ultimo diroccato). La carrozzabile dal fondo sempre in buone condizioni taglia una pista da sci raggiungendo una selletta (punto più elevato del percorso) con Bar e pilone di arrivo di un impianto di risalita (8,91). Sul rilievo di fronte si noti una cappelletta raggiungibile con un breve ma ripido sentiero. Si continua arrivando in breve ad un piazzale (9,16), a sinistra del quale, si guadagna il vicino bivio per il Passo della Mulattiera (9,22). Tralasciatolo, iniziamo un lungo tratto in discesa dal fondo molto dissestato. Si passano due ponti (14,48 e 14,95) ed una fontana (15,46). Al quadrivio che segue, nei pressi di uno steccato (15,53) e con indicazioni a destra per la Madonna della Sanità, si continua diritto. Tralasciare l'asfaltata che raggiunge le case di Puy (15,65) e la sterrata per Refour (15,96). Allo STOP (15,97), nei pressi una cappelletta e del cimitero, si scende su asfalto a destra, con numerosi tornanti, a Beaulard. Superato un ponte (18,50), allo STOP svoltare a sinistra (18,58) raggiungendo una croce in legno (di fronte ad una casa bianca con il tetto acuto, poco prima del passaggio a livello). Qui si imbocca la strada bianca sulla sinistra (18,88) che coincide con la pista da fondo proveniente da Oulx. Oltre un ponte (19,00) ed un bar/ristorante si percorre il Viale Centomila Gavette di Ghiaccio - Fronte del Don. Dopo un ennesimo ponte (20,77) si arriva all'altezza di Royeres dove si deve abbandonare la pista da fondo in quanto durante una delle ultime alluvioni è stato spazzato via il ponte adiacente a quello delle Flanche. Si va dunque a destra (21,03) e, attraversata la Dora, si raggiunge la vicina SS 335 con la quale facciamo rientro a Bardonecchia (24,08).
ingresso del forte Bramafan
cappella di Sant'Anna
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Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 16 ottobre 2024
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